Piazza Virgiliana

Bentrovati cari amici!

Il parco che ci ospita oggi si trova in pieno centro a Mantova ed è il più popolato della città, infatti nella Doggy map lo troverete con il simbolo “alta frequentazione”, a mio parere quindi non è adatto a tutti i cani. 

E’ frequentato da tutti i cittadini che convivono con un cane, vi è presente anche uno sgambatoio (di cui vi parlerò tra poco…), tuttavia non porterei in questi giardini un cane con difficoltà relazionali intra ed inter specifiche, per lo meno all’inizio di un percorso educativo o riabilitativo nel quale ogni dettaglio può fare la differenza.

Piazza Virgiliana non è tra i parchi più grandi, ma ci dà la possibilità di raggiungere, attraversando la strada, il lungolago Gonzaga, variando così la passeggiata sia come percorso che come durata, e nel caso prendendo le giuste distanze se ci si trovasse in una situazione troppo affollata. 

Capita spesso infatti, che in particolari orari della giornata, siano presenti parecchi cani con i propri compagni umani, e sarebbe davvero bellissimo se ogni umano avesse conoscenze per lo meno di base della comunicazione canina, in modo da comprendere cosa stia accadendo nelle varie dinamiche che si creano nel parco per quei minuti di passaggio, ma purtroppo non è così. 

Succede allora che sia all’interno che all’esterno dello sgambatoio (di dimensioni direi modeste) talvolta i cani presenti interagiscano tra loro con modalità differenti, stati d’animo diversi, proprio perché ogni individuo è unico e ha il suo punto di vista sul mondo, ma nello stesso tempo i compagni umani non siano in grado di dare supporto emotivo, non sappiano se il proprio cane si trova in difficoltà, o se è il caso di accompagnarlo a proseguire la passeggiata. 

In questo specifico caso lo sgambatoio andrebbe utilizzato come appoggio finale di una passeggiata che abbia avuto una durata di un’ora o più, e non come unica valvola di sfogo per mancanza di tempo o di voglia di camminare. 

Mi spiego meglio: se un cane è soddisfatto della passeggiata perché ha esplorato un nuovo percorso, ha annusato nuovi odori, visto nuovi paesaggi, incontrato altri cani che magari non conosceva, e trascorso anche una parte in libertà, il suo stato d’animo sarà molto più sereno sulla via del ritorno, ed una tappa in uno sgambatoio può anche non essere indispensabile. 

Infatti il bisogno di varietà è uno dei bisogni fondamentali del cane, che si trova quasi in cima alla piramide, e che andrebbe soddisfatto ogni giorno, per permettergli di apprendere nuove informazioni, nuovi comportamenti, e per rinforzare il legame con il proprio essere umano di riferimento. 

Doggymap è nata proprio per questo! Consultatela, rileggetela, prendete appunti su come il vostro cane ha esplorato quel particolare parco, scrivete se secondo voi gli è piaciuto oppure no… 

E’ un esercizio che serve per allenare lo spirito di osservazione, e per conoscere sempre meglio i nostri amici a 4 zampe!

Zaino in spalla dunque, e alla prossima con un nuovo parco tutto da esplorare!

Un abbraccio

Kate 

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